ICT FOR TEACHING
University of Jaén / Granada
20 - 26 novembre 2016
“Good teaching
remains good teaching with or without the technology; the technology might
enhance the pedagogy only if the teachers and pupils engaged with it and understood
its potential in such a way that the technology is not seen as an end in itself
but as another pedagogical means to achieve teaching and learning goals”.
Questa premessa di
Higgins è un punto fermo importante che ancor prima di partire mi riprometto di
tener sempre ben in mente, onde resistere alla tentazione di pensare che ciò
che porterò a casa da questa meravigliosa opportunità di formazione debba
necessariamente rivoluzionare il mio insegnare: non mi aspetto formule magiche
né effetti speciali, solo qualche strumento nuovo da poter integrare nelle mie
buone pratiche, che dovrò cercare di coltivare e selezionare sempre meglio. Penso
che la tecnologia possa essere utile strumento di comunicazione ed
avvicinamento alle esigenze dei ragazzi e mi offra stimoli per una didattica
rinnovata.
“Technology alone
cannot change classroom teaching and learning but rather requires mediation by
the teacher. The teacher role is to develop innovative ways employing his/her
pedagogical knowledge to come-up with appropriate learning tasks”.
Diario di
bordo
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Questo
vuole essere un diario delle attività svolte nell’ambito del corso promosso da
English Matters sul tema “ICT for Teaching: A practical course
to incorporate Information Technology into Teaching”, per
consentire di tenere traccia del percorso svolto nella settimana trascorsa a
Jaén, presso l’EM Training Centre, l’Università di Jaén e l’Università di
Granada.
“Diario di bordo” credo sia una buona definizione per un’attività di formazione
intrapresa come un vero e proprio viaggio, che ho fatto navigando attraverso nuovi
strumenti e metodi didattici e tecnologici, sperando di trovare, nella
collaborazione e nella condivisione, le coordinate per la giusta rotta.
Breve nota sulla città sede del corso: Jaén
E’ una vivace città universitaria conosciuta come la capitale mondiale dell’olio d’oliva, ma anche per
le sue ricchezze architettoniche (nella provincia troviamo
due città dichiarate Patrimonio dell’Umanità: Ubeda e Baeza); dalla
sua nascita ha subito varie dominazioni: Greci, Fenici, poi la dominazione romana,
successivamente fu conquistata dagli arabi e ribattezzata “Yayyan”, toponimo
che indica un centro delle carovane arabe.
Durante la Riconquista fu un importate roccaforte
tra il confine cristiano-castigliano e quello musulmano: nel 1492 fu presa
definitivamente dai cristiani spagnoli. Tra i dedali delle stradine di Jaén è
ancor oggi facile imbattersi nel caratteristico
stile mudéjar (misto
tra l’architettura occidentale e quella araba) e si può percepire il passo di
tutte queste culture antiche.
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