Paola Pecci
Project management e intercultura
Porto (Portogallo)
Centro di formazione: IFEL Institut
13 - 20 agosto 2016
Seminario Porto 13-20
agosto 2016
“Es ist egal, wo du
auf der Welt deine Erfahrungen machst, solange du sie machst”
(Non importa dove tu
fai esperienze nel mondo, fintanto che le fai)
Questa frase ha guidato la mia
preparazione ed ha ispirato la mia settimana di formazione a Porto. Sabato 13
agosto siamo arrivati tutti alla spicciolata e ci siamo ritrovati a cena per un
rapido benvenuto. Il giorno dopo, invece, sono iniziate le sessioni di lavoro:
Project Management e aspetti interculturali. Il nostro gruppo era formato da
tre nazioni: Germania, Austria e Italia. Non mi sono stupita, visto che la
lingua di lavoro era il tedesco. Potevo scegliere lo stesso corso in lingua
inglese, ma ho approfittato per unire valore aggiunto al corso di formazione
con un’esposizione costante alla lingua di lavoro, che è la mia lingua di
insegnamento.
14 agosto
L’inizio dei lavori è stato
scandito dalla presentazione del programma, delle attività e dei contenuti
interculturali. Proprio queste ultime hanno permesso ai partecipanti di
diventare in pochissimo tempo un gruppo. Inutile dire che formare un team è il
requisito fondamentale per scrivere un buon progetto. Lavorare in solitudine
non aiuta, condividere con i colleghi le idee e le fatiche- perché scrivere un
progetto sia di formazione individuale KA1 che di partenariato fra scuole KA2
richiede tempo, passione e competenze- è la premessa migliore per aspirare al
successo, ovvero all’approvazione della candidatura.
Ciascuno di noi si è presentato
ed ha presentato la propria scuola. Nel nostro gruppo c’erano tre dirigenti:
una preside di una scuola di Lipsia, una di un istituto superiore di Vienna e
infine l’ultima, trainer del corso con focus project management e preside di un
liceo internazionale a Poznan, Polonia. Gli altri colleghi invece erano
insegnanti di vari ordini di scuola: elementari, livello intermedio, scuola
professionale , scuola tecnica, liceo coreutico-musicale, linguistico,
internazionale.
Nel pomeriggio un bus ci ha
portato nel cuore della città, lungo il fiume Douro, dove si affacciano da una
parte le famose cantine del vino Porto e dall’altra , lungo la Ribeira, i
numerosi locali, ristoranti, che sembrano scavati nella roccia. Il tour si è
concluso con la visita alla prima cantina di porto, la Croft, con degustazione
di vari tipi di vino e relativa spiegazione del processo di distillazione e
invecchiamento.
15 agosto
Focus sui programmi europei KA1 e
KA2
Entrambi devono basarsi su
bisogni reali per ottenere una buona valutazione. Le parole chiave sono innovazione,
rilevanza degli obiettivi, buoni strumenti di disseminazione dei risultati e
durevolezza/sostenibilità (Nachhaltigkeit) del progetto all’interno della
scuola. I docenti coinvolti nel progetto devono fungere da moltiplicatori
all’interno dell’istituzione scolastica e trasferire il loro know how rinnovando la loro pratica didattica e
allargandola all’intera comunità docente.
Per la KA2 sono importanti la
cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone pratiche. Importante e la
scelta del tema ed ogni anno la Commissione Europea individua un focus
particolare: nel 2016 era il tema dei profughi e dei migranti e la loro
integrazione.
Si passa ad analizzare il form.
Ogni domanda si scompone in sottodomande ed è importante rispondere a tutte in
modo chiaro e articolato. Non bisogna saltarne nessuna anche se può sembrare di
aver già dato la risposta perché tutte fanno parte dell’impianto complessivo
del progetto. Da quanto siamo stati precisi, chiari e coerenti dipende la
valutazione dell’agenzia che procede con due valutatori che leggono e
attribuiscono il punteggio in maniera indipendente l’uno dall’altro.
Criteri di valutazione:
30 punti per la rilevanza del progetto (una o più
priorità orizzontali)
20 punti per la qualità del
concetto e l’esecuzione
20 punti per la qualità del team
di progetto e la cooperazione
30 punti per l’efficacia e la
disseminazione.
Workshop: Narrazione di
un’esperienza positiva e di una negativa.
Punto debole della nostra scuola
rispetto alle scuole presenti alla luce della narrazione delle esperienze:
si dà poca rilevanza al progetto
e alla disseminazione dei risultati. Per esempio tutte le scuole assegnatarie
di fondi europei ricevono dalla propria agenzia nazionale un cartello con logo
a testimonianza di una scuola che si muove in direzione
dell’internazionalizzazione. (in Italia questo non succede) Nel caso di un
progetto KA2 coinvolgere sempre le istituzioni locali, la stampa, far
raccontare ad un genitore come ha vissuto l’esperienza , ai ragazzi in serate a
tema.
IMPORTANTISSIMO il sito della
scuola che deve dare visibilità al progetto in corso , ma anche alle esperienze
pregresse. Questo deve essere costantemente aggiornato e strutturato in modo
tale da essere facilmente fruito dall’utenza esterna.
Accanto al sito si possono usare
altri canali quali Facebook, blogs, ecc. La cosa importante è che ci sia un
accompagnamento costante con documentazione dei risultati acquisiti
(durevolezza e sostenibilità del progetto)
16 agosto
Analisi del modulo di candidatura
KA2. La parte finanziaria.
E’ importante lavorare in team
con compiti ben divisi tra i partner. Dalla candidatura deve emergere
chiaramente chi fa cosa e quando. Il coordinatore ha il compito della regia,
ovvero si assicura che ciascun partner esegua i compiti assegnati. Per la
distribuzione dei compiti è bene lasciare spazio di espressione alle singole
scuole coinvolte in base ai singoli desideri. Normalmente è il paese
coordinatore a seguire la parte finanziaria. E’ bene fare uno schizzo in cui si
prevedono le mobilità, il numero dei partecipanti, le destinazioni, ecc. In
caso di dubbio prima di consegnare il modulo , informarsi presso l’agenzia
nazionale.
Pomeriggio:
Lavoro pratico ad un progetto di
cooperazione multilaterale.
Italia Austria e Germania: Klange
der Musik quer durch Europa.
17 agosto:
Aspetti interculturali: Quando si
lavora con diverse nazioni è bene conoscere le differenze. Al riguardo sono
utili diversi giochi. Esempi. Gioco di ruolo: una canzone; gioco due: interpretare
una storia mimata (mette in evidenza come noi siamo indotti ad interpretare una
situazione attraverso gli occhi della nostra cultura); gioco tre: formare due
cerchi , il trainer dà indicazioni su come raccontare una storia in termini di
prossemica e distanza fisica, poi si dà inizio al gioco. Interessante vedere le
reazioni dei partner.
Question time: presento il nostro
progetto GOA3L
esaminiamo il progetto valutato
ma non approvato per cercare di capire dove intervenire in futuro e cosa non ha
funzionato in questo
Serata interculturale:
Abbiamo fatto un viaggio
attraverso le città tedesche, partendo dal nord e concludendo il viaggio con
Vienna e Rimini. Abbiamo mangiato prodotti tipici, bevuto le loro specialità,
abbiamo simulato il viaggio su un tram a Monaco con “alter Peter” un buffo
autista bavarese che usando il suo dialetto strapazza i viaggiatori, abbiamo
cantato Modugno e Celentano ed infine abbiamo ballato il Walzer viennese con
tanto di lezione introduttiva.
18 agosto
Consultazione del sito nazionale
tedesco relativo ai progetti europei kmk PAD (padagogische AustauschDienst)
Altre possibilità di progetti interculturali. Europeans for peace. Può essere tra due scuole, importante è che
una di queste sia tedesca. Temi: confronto con la storia, azioni per i diritti
umani, impegno per le vittime del nazionalsocialismo. Durata un anno.
Esempio di progetto: recupero di
un cimitero ebraico in una cittadina lettone. (va bene anche come alternanza
scuola lavoro) Gli studenti di Germania, Lettonia e Israele hanno fisicamente
lavorato nel cimitero, estirpando erbacce dal
terreno e pulendo le tombe. Parallelamente al lavoro fisico si è
proceduto ad una documentazione nella forma di una mostra mobile di pannelli
(tutti i ragazzi coinvolti hanno sempre lavorato in gruppi misti ed hanno
indossato una tuta con il logo del progetto)
Pomeriggio. Continuazione del
progetto di partenariato.
19 agosto:
Ogni partecipante presenta i
progetti in essere o quelli svolti nell’ambito europeo, presenta il sito della
propria scuola con link al progetto e le varie fasi di documentazione.
Ogni gruppo di lavoro presenta lo
schizzo del proprio progetto di partenariato.
Pomeriggio. Escursione a
Guimares, prima capitale del Portogallo, serata di congedo con distribuzione
degli attestati, ultimo gioco di ruolo: adesso siamo diventati una rete
(gomitolo di lana)
20 agosto: partenza
Cosa mi porto a casa da questa
intensa settimana di lavoro? La consapevolezza che in Europa ci sono tante
scuole che si adoperano affinchè i propri studenti aprano la mente e si
confrontino con realtà diverse dalle loro, che il futuro della scuola va nella
direzione dell’internazionalizzazione, che gli scambi e gli incontri con
studenti provenienti da paesi diversi è un’occasione importantissima di
crescita personale, che imparare sul campo lascia un segno più profondo, che lo
studio delle lingue abbatte le barriere, che la diversità è fonte di ricchezza,
che senza il sostegno del dirigente si va poco lontano, che senza l’impegno
della comunità educante non si inizia nulla!
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